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5 mg Tacrolimusum
,
Hypromellosum
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Ethylcellulosum
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Lactosum monohydricum
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Magnesii stearas
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Titanii dioxidum (E171)
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Ferri oxidum (E172)
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Gelatina
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Natrii laurilsulfas
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Natrium ionisatum
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Lacca
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Lecithinum ex soja
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Simeticonum
,
Ferri oxidum (E172)
,
Hydroxypropylcellulosum
Informazione destinata ai pazienti approvata da Swissmedic
Astellas Pharma AG
Advagraf appartiene alla classe farmaceutica dei cosiddetti immunosoppressori.
In seguito al trapianto d'organo (p. es. del fegato o del rene), il sistema immunitario del suo corpo cercherà di rigettare il nuovo organo. Advagraf è utilizzato per controllare la riposta immunitaria del suo corpo mettendo quest'ultimo in condizione di accettare l'organo trapiantato.
Esso ostacola il sistema immunitario del suo organismo nel rigettare il fegato o il rene appena trapiantato.
Advagraf viene spesso impiegato insieme ad altri medicamenti, anch'essi inibitori del sistema immunitario.
Questo medicamento è destinato soltanto a lei personalmente e deve essere prescritto esclusivamente da un medico. Non ceda il medicamento a nessun'altra persona.
Durante la terapia con Advagraf, il suo medico probabilmente vorrà far eseguire occasionalmente alcuni accertamenti (in particolare esami del sangue e delle urine, esame della funzione cardiaca, test della vista e test neurologici). Questa procedura rientra assolutamente nella norma e lo aiuta a determinare la dose di Advagraf per lei più adatta.
A causa della sua modalità d'azione, Advagraf riduce la resistenza dell'organismo verso le infezioni. Pertanto, lei dovrà evitare qualsiasi rischio di contagio e segnalare al suo medico curante ogni segno di infezione quale rinite, mal di gola, ferite purulente, ecc.
Quando presenta la sua ricetta, si assicuri di ricevere sempre lo stesso medicamento a base di tacrolimus (principio attivo), a meno che il suo specialista non abbia espressamente approvato un cambio del medicamento a base di tacrolimus. Il medicamento in suo possesso deve essere assunto una volta al giorno. Se l'aspetto o la denominazione del medicamento da lei ricevuto sono diversi dal solito o le indicazioni di dosaggio differenti, consulti il prima possibile il suo medico curante o farmacista per assicurarsi di avere ricevuto il medicamento corretto. Il passaggio da un medicamento a base di tacrolimus a un altro è pericoloso e può causare il rigetto dell'organo trapiantato. La sostituzione del medicamento a base di tacrolimus o del suo dosaggio deve avvenire esclusivamente sotto stretto controllo di un medico esperto di trapianti.
Se è allergico a tacrolimus, il principio attivo di Advagraf, o verso uno degli altri componenti della capsula oppure verso antibiotici del gruppo dei macrolidi (eritromicina, oleandomicina, spiramicina, claritromicina, ecc.), non deve assumere Advagraf.
Informi il suo medico prima di una vaccinazione eventualmente necessaria, perché da una parte, la vaccinazione potrebbe risultare meno efficace, e dall'altra occorre evitare vaccini vivi attenuati. Il suo medico le consiglierà come procedere ulteriormente.
Informi immediatamente il suo medico se durante il trattamento con Advagraf dovesse avvertire quanto segue: problemi alla facoltà visiva, ad es. vista offuscata, modifiche della percezione cromatica, difficoltà a riconoscere i particolari o riduzioni del campo visivo.
Sono noti casi in cui durante il trattamento con Advagraf si sono verificate perforazioni nello stomaco o nell'intestino, con potenziali conseguenze letali. I sintomi tipici sono forti dolori addominali, nausea e vomito. Se si presentano i suddetti sintomi, informare immediatamente il proprio medico. Tutti i casi studiati potrebbero essere ascrivibili a cause diverse da Advagraf, ad es. complicazioni durante l'intervento chirurgico (trapianto) o causate da infezioni, diverticoli (formazioni sacciformi) o da proliferazione di tessuti maligni (tumore).
Informi il suo medico se insorgono febbre e lividi sotto la pelle, che possono apparire come puntini rossi, con o senza stanchezza inspiegabile, confusione, ingiallimento della pelle o degli occhi e ridotta produzione di urina. Questi sintomi potrebbero indicare le seguenti malattie: microangiopatie trombotiche, porpora trombotica trombocitopenica, sindrome emolitico-uremica.
Se dopo l'assunzione di Advagraf dovesse avvertire delle vertigini, sentirsi sonnolento o presentare visione sfocata, non dovrà condurre veicoli o manovrare macchine pericolose prima che questi sintomi non siano scomparsi. Questi effetti potrebbero essere rinforzati dal consumo di alcool durante la terapia con Advagraf.
Informi il suo medico se ha o ha mai avuto problemi renali o se è stato rilevato un aumento delle proteine nelle Sue urine, perché tacrolimus può causare una compromissione acuta e cronica della funzionalità renale (insufficienza renale) nei pazienti sottoposti a trapianto. L'insufficienza renale acuta non trattata può progredire in insufficienza renale cronica.
Quando si utilizza tacrolimus in concomitanza con altri medicamenti noti per l'effetto dannoso sui reni, è necessario prestare attenzione e monitorare frequentemente la funzionalità renale e la concentrazione di tacrolimus nel sangue.
Si consiglia di limitare l'esposizione al sole o ai raggi UV (ultravioletti) durante l'assunzione di Advagraf, poiché gli immunosoppressori potrebbero aumentare il rischio di modificazioni maligne della pelle. Indossi un abbigliamento protettivo adatto e utilizzi dei prodotti protettivi contro il sole con un elevato fattore di protezione.
La concentrazione di Advagraf nel sangue può essere influenzata da altri medicamenti, e viceversa Advagraf può modificare la concentrazione ematica di altri medicamenti. Pochissimo tempo dopo l'inizio dell'utilizzo di un altro medicamento è possibile che i livelli di Advagraf nel sangue cambino. Per questo motivo può essere necessario un monitoraggio frequente e continuo dei livelli di Advagraf nel sangue e in questo caso, potrebbe rendersi necessario interrompere, aumentare o ridurre la dose di Advagraf.
Pertanto, dovrà parlare con il suo medico o con il suo farmacista se attualmente o in precedenza avesse assunto:
Dovrà altresì informare il suo medico o il suo farmacista, se assume o ha assunto recentemente dei medicamenti contenenti i seguenti principi attivi:
Informi il Suo medico se è stato/a trattato/a con un medicamento contro l'epatite C. I trattamenti farmacologici per l'epatite C possono alterare la funzione del fegato e causare possibili variazioni dei livelli di tacrolimus nel sangue. È possibile che il medico debba monitorare strettamente i livelli di tacrolimus nel sangue e adeguare se necessario la dose di Advagraf dopo l'inizio del trattamento dell'epatite C.
Advagraf non deve essere somministrato insieme alla ciclosporina. Bisogna essere prudenti nei pazienti ai quali viene somministrato il tacrolimus in associazione con un trattamento a base di ciclosporina.
Bisogna inoltre essere prudenti se il paziente o i suoi familiari hanno precedenti di malattie cardiache (sindrome del QT lungo, insufficienza cardiaca o aritmia).
Il suo medico deve anche essere informato se durante il trattamento con Advagraf lei assume integratori alimentari contenenti potassio, o diuretici risparmiatori di potassio, (p. es. amiloride, triamterene o spironolattone), determinati analgesici (cosiddetti antinfiammatori non steroidei (FANS) come p. es. l'ibuprofene), anticoagulanti o medicamenti orali per la terapia del diabete mellito, l'antimicotico amfotericina B o i virustatici aciclovir e ganciclovir o antibiotici quali gli aminoglicosidi, il cotrimoxazolo e la vancomicina.
Eviti di assumere pompelmo o succo di pompelmo durante il trattamento con Advagraf.
Le capsule di Advagraf contengono lattosio. Se sa di soffrire di un'intolleranza agli zuccheri, assuma Advagraf solo dopo aver consultato il suo medico.
Questo medicamento contiene ossia meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula a rilascio prolungato. È sostanzialmente «privo di sodio».
Informi il suo medico o il suo farmacista, nel caso in cui
Se ritiene di essere incinta o se sta pianificando una gravidanza, dovrà assumere Advagraf esclusivamente su esplicito ordine medico.
Advagraf passa nel latte materno. Pertanto, durante la terapia con Advagraf non deve allattare.
Assuma Advagraf sempre seguendo scrupolosamente le istruzioni del suo medico. Se avesse dei dubbi, chieda al suo medico o al suo farmacista.
La dose iniziale per impedire il rigetto del suo organo trapiantato sarà stabilita dal suo medico, tenendo conto del suo peso corporeo.
La dose giornaliera iniziale appena dopo il trapianto sarà generalmente compresa tra i seguenti valori 0,10-0,30 mg per kg di peso al giorno in base all'organo trapiantato.
La dose di Advagraf dipende dalle sue condizioni generali e dalla tipologia degli altri immunosoppressori che le vengono somministrati contemporaneamente. Dopo l'inizio del suo trattamento con Advagraf, il suo medico farà effettuare frequenti esami del sangue al fine di poter stabilire la dose corretta di Advagraf. Perché stabilire la dose corretta e adeguarla di tanto in tanto, il suo medico dovrà in seguito far eseguire regolarmente degli esami del sangue.
Appena le sue condizioni si saranno stabilizzate, il suo medico, come avviene di solito, abbasserà la dose di Advagraf. Le dirà con precisione quante capsule dovrà assumere e per quante volte al giorno.
Advagraf va assunto una volta al giorno, al mattino. Si consiglia di assumere Advagraf a stomaco vuoto (a digiuno) e almeno 1 ora prima o 2-3 ore dopo il pasto, senza masticarlo, con un bicchiere d'acqua.
La sostanza essiccante contenuta nel sacchetto di protezione delle capsule non deve essere ingerita.
Non assuma mai una quantità maggiore della dose prescritta dal medico. È molto importante che segua scrupolosamente le sue istruzioni.
Al termine del trattamento con Advagraf, il rischio di rigetto del suo trapianto potrebbe aumentare. Il trattamento deve essere interrotto esclusivamente su istruzioni del medico.
Si metta immediatamente in contatto con il suo medico o con il dipartimento di emergenza dell'ospedale più vicino.
Se al mattino avesse dimenticato di assumere le capsule, lo faccia quanto prima possibile ancora nello stesso giorno. Non assuma il mattino successivo una dose doppia.
Non modifichi di propria iniziativa la posologia prescritta. Se ritiene che l'azione del medicamento sia troppo debole o troppo forte ne parli al suo medico o al suo farmacista.
Bambini e adolescenti: l'uso e la sicurezza di Advagraf nei bambini e negli adolescenti finora non sono stati esaminati. Pertanto, Advagraf non è raccomandato per bambini e adolescenti.
Possono verificarsi gravi effetti collaterali, comprese reazioni allergiche e anafilattiche. Come conseguenza della immunosoppressione sono stati osservati tumori benigni e maligni.
Sono stati riportati casi di Pure Red Cell Aplasia (una riduzione molto grave del numero di globuli rossi), agranulocitosi (grave riduzione del numero di globuli bianchi), microangiopatie trombotiche incluse porpora trombotica trombocitopenica e/o sindrome emolitico-uremica (con sintomi quali febbre e lividi sotto la pelle che appaiono come puntini rossi, produzione di urine scarsa o assente, forte stanchezza, ingiallimento della pelle o degli occhi, lividi e sanguinamento anomali e segni di infezione), anemia emolitica (riduzione del numero dei globuli rossi dovuta a una degradazione anomala), neutropenia febbrile (riduzione del numero di globuli bianchi, accompagnata da febbre) e sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) (con sintomi come mal di testa, alterazione dello stato mentale, convulsioni e disturbi della vista).
Advagraf può causare i seguenti effetti collaterali:
Advagraf indebolisce i meccanismi di difesa dell'organismo, per fare in modo che l'organo trapiantato non sia rigettato. Pertanto, l'organismo non è in grado di difendersi con la necessaria potenza dalle infezioni, come avviene abitualmente. Pertanto, durante il trattamento con Advagraf lei potrebbe presentare una maggiore sensibilità rispetto al solito nei confronti delle infezioni e quindi potrebbero presentarsi infezioni localizzate o generalizzate (virali, batteriche, da funghi o altre).
Comune: riduzione del numero di corpuscoli nel sangue (piastrine, globuli rossi e bianchi), aumento del numero dei globuli bianchi, alterazioni della coagulazione del sangue e del numero dei globuli rossi.
Raro: riduzione del numero di tutti i corpuscoli del sangue, lievi emorragie sotto la pelle a causa di coaguli.
Non comune: reazioni allergiche.
Molto comune: iperglicemia (aumento di glucosio nel sangue), diabete mellito, aumento del potassio nel sangue.
Comune: riduzione del magnesio, fosfato, potassio, calcio e sodio nel sangue, sovraccarico di liquidi, aumento dell'urea e dei lipidi nel sangue, riduzione dell'appetito, acidosi metabolica.
Non comune: disidratazione, diminuzione delle proteine e del glucosio nel sangue, perdita di peso, aumento dei fosfati nel sangue.
Molto raro: aumento del tessuto adiposo.
Molto comune: insonnia.
Comune: stati d'ansia, stato confusionale e disorientamento, depressione, disturbi dell'umore, incubi, allucinazioni, malattie mentali.
Non comune: altri disturbi psicotici.
Molto comune: tremore, mal di testa.
Comune: accessi convulsivi, disturbi della coscienza, formicolio nelle mani e nei piedi, vertigini, disturbi nella scrittura, disturbi del sistema nervoso.
Non comune: coma, emorragie cerebrali, paralisi, disturbi del sistema nervoso centrale e ictus, disturbi del linguaggio e dell'articolazione, disturbi della memoria.
Raro: rigidità muscolare aggravata.
Molto raro: debolezza muscolare.
Comune: visione sfocata, ipersensibilità alla luce.
Non comune: intorbidamento del corpo vitreo.
Raro: cecità.
Comune: ronzio auricolare.
Non comune: riduzione dell'udito.
Raro: sordità.
Comune: riduzione del flusso sanguigno nei vasi cardiaci, frequenza cardiaca accelerata (battito cardiaco più veloce).
Non comune: aritmie (battito cardiaco irregolare), arresto cardiaco, insufficienza cardiaca (ridotta funzione del cuore), compromissione del muscolo cardiaco, ipertrofia cardiaca (aumento del volume del cuore), tachicardia (battito cardiaco accelerato), aspetti anomali nell'esame ECG, polso e frequenza cardiaca abnormi, stato di shock, infarto cardiaco.
Raro: raccolta di liquidi intorno al cuore.
Molto raro: ecocardiogramma anomalo, intervallo QT prolungato nell'ECG, torsione di punta (tachicardia).
Molto comune: ipertensione arteriosa.
Comune: emorragie, ostruzione parziale o completa di un vaso sanguigno, pressione bassa.
Non comune: coagulo in una vena delle braccia o delle gambe.
Comune: affanno, alterazione del tessuto polmonare, raccolta di liquidi intorno ai polmoni, infiammazioni della gola, tosse, naso ostruito.
Non comune: respirazione difficoltosa, asma, infiltrati polmonari (liquidi nei polmoni).
Raro: sindrome acuta respiratoria.
Molto comune: diarrea, nausea.
Comune: infiammazioni o ulcere che determinano dolori gastrici o diarrea, emorragie gastriche, ulcere e perforazioni del tratto digestivo (stomaco o intestino), infiammazioni o ulcere nella bocca, raccolte liquide nell'addome, vomito, dolori gastrici o addominali, disturbi digestivi, stipsi, flatulenze, gonfiore, feci liquide.
Non comune: occlusione intestinale, infiammazione del pancreas, aumento dell'amilasi nel sangue, reflusso gastro-esofageo, ritardo dello svuotamento gastrico.
Raro: formazione di una cisti pancreatica, sub-ileo (con occlusione intestinale).
Comune: enzimi epatici e funzione epatica abnormi, colorazione giallastra della pelle dovuta a disturbi epatici (ittero), alterazioni del tessuto epatico ed epatite.
Raro: disturbi circolatori epatici.
Molto raro: insufficienza epatica, restringimento del canale biliari.
Comune: eruzione cutanea, eczema, caduta dei capelli, acne, forte sudorazione.
Non comune: dermatite, sensazione di scottatura solare.
Raro: grave malattia con formazione di vesciche sulla pelle, in bocca, agli occhi e agli organi genitali.
Comune: dolori articolari, degli arti e del dorso, crampi muscolari.
Non comune: patologie articolari.
Molto comune: funzione renale anomala.
Comune: ridotta escrezione urinaria, ridotta funzione renale, bruciore o dolore durante la minzione.
Non comune: ritenzione urinaria, dolori mestruali, ciclo mestruale irregolare, nefropatia tossica (nefropatia iatrogena).
Molto raro: minzione dolorosa con sangue nelle urine.
Comune: debolezza generalizzata, febbre, accumulo di liquidi nell'organismo, dolori e malessere generale, alterata percezione della temperatura corporea, aumento del peso.
Non comune: insufficienza multipla d'organo, malattia simil-influenzale, sensazione eccessiva di caldo o di freddo, senso di oppressione nel torace, irritabilità, sensazione di non trovarsi in condizioni normali, aumento del lattato nel sangue, perdita di peso.
Raro: sete, riduzione della mobilità, oppressione toracica (sensazione di un peso sul petto).
Molto raro: aumento del tessuto adiposo.
Comune: disfunzione dell'organo trapiantato.
Se non si sente bene o se osserva effetti collaterali, si rivolga al suo medico o farmacista, soprattutto se si tratta di effetti collaterali non descritti in questo foglietto illustrativo.
Fintanto che l'involucro di alluminio non è stato aperto, Advagraf può essere utilizzato entro la data indicata con «EXP» sul contenitore.
Le capsule devono essere utilizzate entro 12 mesi dall'apertura del sacchetto di alluminio. Questo aviso è impressa anche sul sacchetto d'alluminio e sul blister. Se avesse dei dubbi, la preghiamo di rivolgersi al suo medico o al suo farmacista.
Le capsule vanno prelevate dal loro blister soltanto immediatamente prima dell'assunzione.
Conservare nella confezione originale, a temperatura ambiente (15-25 °C) e al riparo dall'umidità, fuori dalla portata dei bambini.
Durante la preparazione evitare l'inalazione o il contatto diretto di parti del corpo come la pelle o gli occhi con la polvere o il granulato contenuti nei prodotti tacrolimus. In caso di contatto lavare la pelle o sciacquare gli occhi.
Quando il suo medico decide di interrompere il trattamento, la preghiamo di riconsegnare le capsule residue di Advagraf in farmacia.
Il medico o il farmacista, che sono in possesso di un'informazione professionale dettagliata, possono darle ulteriori informazioni.
Advagraf capsule a rilascio ritardato con
0.5 mg, 1 mg, 3 mg, o 5 mg di tacrolimus.
Ipromellosa (E 464), etilcellulosa, lattosio monoidrato (contenuto per capsula da 0,5 mg, 1 mg, 3 mg, 5 mg rispettivamente di: 53,64 mg, 107,28 mg, 321,84 mg, 536,4 mg), stearato di magnesio (E 572)
Biossido di titanio (E 171), ossido di ferro giallo (E 172), ossido di ferro rosso (E 172), gelatina (E 441), laurilsolfato di sodio
Gommalacca, lecitina di soia (E 322), simeticone, ossido di ferro rosso (E 172), idrossipropilcellulosa.
Le capsule di gelatina a rilascio ritardato del principio attivo contengono una polvere bianca e recano la scritta «0,5 mg» o «1 mg» o «3 mg» o «5 mg» sulla parte superiore della capsula o, rispettivamente «✶647», «✶677», «✶637» e «✶687» sulla parte inferiore arancione della capsula.
58809 (Swissmedic).
In farmacia dietro presentazione della prescrizione medica non rinnovabile.
50 capsule a rilascio prolungato da 0,5 mg.
50 capsule a rilascio prolungato da 1 mg.
50 capsule a rilascio prolungato da 3 mg.
50 capsule a rilascio prolungato da 5 mg.
Astellas Pharma AG, 8304 Wallisellen.
Questo foglietto illustrativo è stato controllato l'ultima volta nel novembre 2022 dall'autorità competente in materia di medicamenti (Swissmedic).
Può pagare anche comodamente con fattura.